mercoledì 19 ottobre 2016

Omeopatia nei bambini: quando è consigliata

Com’è noto, la pediatria è quella specializzazione che si interessa di tutti i problemi psicofisici del bambino dall’età neonatale, con l’aiuto del neonatologo in casi particolari, fino all’età dell’adolescenza. Dall’adolescenza le ragazze dovrebbero rivolgersi al ginecologo e i ragazzi all’andrologo.

Come facilmente immaginabile, la prima visita dal pediatra è fondamentale per capire eventuali patologie o per essere informati sulla sana dieta, sull’attività sportiva più idonea… In caso di patologie o disfunzioni si potrebbe ricorrere all’omeopatia, a condizione che i bambini non siano affetti da malattie gravi e in particolare neoplastiche o abbiano avuto traumi.

Quando l’ omeopatia potrebbe essere efficace?

omeopatiaNella prevenzione di alcune malattie virali ed infettive come anche croniche, l’ omeopatia o la naturopatia possono essere un buon rimedio, poiché solitamente la risposta è positiva soprattutto come barriere nei confronti di virus e batteri.

Sembra che alcuni prodotti omeopatici giovino nei casi di otiti, bronchiti, influenza e che il più delle volte evitino o rendano meno gravi le complicanze come polmoniti o broncopolmoniti. Tutto ciò permetterebbe di usare meno antibiotici e quindi di evitare pigrizie intestinali, spossatezza e apatia, spesso causate da qualche compressa antibiotica.

Perché i farmaci omeopatici differiscono da quelli tradizionali?

La differenza principale sono i loro principi attivi ovvero non sono sostanze chimiche, ma derivano da essenze contenute nelle erbe, nelle piante o negli animali.

Tuttavia è necessario prestare attenzione, poiché, non tutti gli individui ed in particolare i bambini, hanno lo stesso sistema immunitario, lo stesso patrimonio genetico o infine la stessa costituzione.

L’ omeopatia è una soluzione che prevede la conoscenza del bambino e di tutta la sintomatologia che sta avendo, per poter garantire la miscela o la composizione più adatte; talvolta si può scegliere di associare i farmaci tradizionali con farmaci omeopatici, ma deve essere una scelta operata dopo attento e scrupoloso esame ed accordo da parte degli specialisti o dello specialista pediatra che usa prodotti omeopatici.

In altri casi, potrebbe giovare, l’associazione tra la terapia omeopatica ed alcune attività sia sportive sia rilassanti (riflessologia, fisioterapia, massaggi).

Non è assolutamente raccomandabile il far da sé, ma tutto andrebbe preferibilmente fatto sotto controllo dello specialista. Va detto comunque che il pericolo del far da sé può portare alla comparsa di eventuali allergie o episodi di intolleranza.

Come viene controllata l’efficacia dei prodotti omeopatici?

Come quelli tradizionali, i medicinali omeopatici sono vincolati dalle disposizioni di un decreto legislativo, quale il DLgs 219/2006, che a sua volta, è stato approvato seguendo la normativa europea.

Vengono tutelate le norme per la buona fabbricazione, le GMP ovvero Good Manifacturing Practice; prima di andare in commercio, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) procede al controllo del dossier allegato al prodotto e alla valutazione della sicurezza.

Come ci si regola con la posologia nell’uso pediatrico?

omeopatia farmaciIn genere non ci sono particolari differenze tra l’assunzione negli adulti o nei bambini, in quanto si preferisce per entrambi una forma diluita o facilmente assorbite dallo stomaco, dal fegato o dall’intestino. Ciò significa che il dosaggio dipende dalla sintomatologia e dalla malattia e non dall’età del paziente. Con i bambini le gocce o eventuali bustine solubili vanno messe o sciolte nel biberon per controllare meglio il dosaggio.

Come l’ omeopatia può aiutare un bambino ansioso

Ebbene sì, l’ansia o lo stress non affliggono solo gli adulti, ma può succedere che ne siano colpiti anche i bambini.

Magari, non ci si pensa, ma potrebbe bastare un piccolo litigio tra genitori, l’arrivo di un fratellino o una sorellina, un rimprovero da parte di una maestra, a provocare nervosismo, ansia o stress.

Bisognerebbe osservare il comportamento per diventare più consapevoli dello stato disagio da parte dei bambini: per esempio, si potrebbero notare reazioni finalizzate a riottenere il centro dell’attenzione, insonnia o poco appetito.

Parlando con il proprio pediatra, si potrebbe decidere di aspettare ed assecondare i desideri del piccolo; se la situazione tendesse a peggiorare con giornate di capricci inspiegabili, nottate trascorse svegli e con episodi che chiaramente dovessero far dubitare un recupero della normalità, potrebbero essere consigliati alcuni farmaci omeopatici. Ma quali?

Tra le sostanze calmanti si possono menzionare: l’ignatia, il natrum muriaticum, la pulsatilla, il Phosphorus, il Kalium Bromatum ed infine il Lycopodium.

La maggior parte di queste sostanze vengono prescritte anche dalle neo-mamme che soffrono di depressione post partum.

In sintesi, bisogna ribadire che l’ omeopatia può dare beneficio agli adulti e ai bambini allo stesso modo, ma non è consigliabile curarsi o assumere qualsiasi prodotto senza aver ascoltato il parere del medico.

L’omeopatia permette di evitare gli antibiotici ed è indicata nelle malattie virali o batteriche, ma è inefficace nelle malattie più gravi di tipo genetico o neoplastico.

Talvolta, si potrebbe anche combinare la medicina tradizionale con quella omeopatica, ma solo sotto controllo medico.

Essendo molto utile a scopo preventivo, l’omeopatia si rivela un ottimo aiuto per rinforzare le nostre difese immunitarie.



Fonte: https://www.idoctors.it/blog/omeopatia/

Nessun commento:

Posta un commento