Il bacino femminile ha diverse funzioni: permette una posizione eretta ed un’andatura regolare, ospita l’apparato riproduttivo, è fondamentale nel momento del parto. Si differenzia da quello maschile, poiché anziché in altezza, si sviluppa in larghezza.
Per sapere qualcosa di più sul bacino della donna è il caso di partire da alcune nozioni di anatomia.
Bacino: come è fatto
Il bacino rappresenta quella circonferenza che ogni nascituro deve attraversare prima di venire al mondo: al suo interno c’è la cavità pelvica, che presenta nella parte superiore, l’addome, a sua volta limitato inferiormente dal perineo (zona posta tra le cosce).
Le ossa del bacino sono 3:
- l’ileo (dal quale ha origine la cresta iliaca),
- l’ischio,
- il pube.
Se poi osserviamo meglio, ci rendiamo conto che nelle pelvi (o piccolo bacino) si distinguono diverse parti:
- lo stretto superiore ossia l’ingresso al canale del parto, delineato anteriormente dal margine superiore della sinfisi pubica e posteriormente dal promontorio (articolazione sacro-vertebrale),
- lo stretto medio delimitato anteriormente dalla faccia del pube e posteriormente dalla spina ischiatica,
- lo stretto inferiore (uscita del canale di parto) che ha nella parte anteriore le ossa pubiche ed in quella posteriore, il coccige.
Tutte queste stazioni rappresentano i diversi passaggi del percorso che compie un nascituro per venire al mondo.
Come vede il bimbo il bacino materno?
Visto con gli occhi del bambino, il bacino ha la forma di un imbuto caratterizzato da tre passaggi detti “stretti”.
Sembra quasi che sappia inconsciamente trovare la via di uscita e sappia posizionarsi nel canale di parto: la sua testa dovrebbe incunearsi nel primo gruppo osseo di forma circolare e ripiegarsi sul petto con i muscoli del collo inevitabilmente poco tonici.
Questo movimento istintivo è detto “riduzione”, poiché si riduce il diametro della posizione. L’alternanza tra diametri più stretti e più larghi, favoriscono la venuta alla luce del bambino: con più precisione diciamo che il diametro antero-posteriore (da davanti verso l’indietro) è quello del canale del parto, quello che si sente se siete sedute e percepite le ossa appuntite (gli ischi), ossia la distanza fra quest’ultime è il diametro laterale del parto.
I diametri subiscono delle variazioni a seconda della posizione in cui siamo: se per esempio ci accovacciamo e il tronco è spinto in avanti, il diametro si allarga; mentre, se siamo in posizione seduta o sdraiata, i diametri rimangono fermi e più stretti.
Quale ginnastica favorisce un parto sereno?
E’ importante tenere allenati i muscoli del bacino ed imparare a fare i giusti movimenti nel periodo più indicato: dal secondo trimestre, dal quarto mese, si dovrebbe provare a mantenere una posizione accovacciata con il busto leggermente in avanti per qualche minuto ogni giorno, aumentando gradualmente il tempo. Questa posizione rende più abituale la giusta posizione di gambe e bacino che dovrebbero abituarsi a quella del parto.
Questa posizione è sensibilmente sconsigliata quando alla 34ma settimana il bambino presenta una posizione podalica.
Un’altra posizione preferibile è restare sedute incrociando le gambe, che è quella molto amata dalle donne orientali o insegnata a tutte le donne che seguono corsi di pratiche orientali (yoga, etc.).
Andrebbe precisato che per prepararsi al parto oltre alla posizione accovacciata, sono solitamente utili altre 3: a farfalla, carponi e a rana.
Analizzandole singolarmente ed iniziando dalla posizione a farfalla, va detto che si tratta di una ginnastica che ha come finalità quella di giovare a tutta la zona pelvica, incluso l’apparato genitale; serve, infatti, a far rilassare i muscoli pelvici. In cosa consiste?
Dovreste sedervi per terra, tenendo piegate le ginocchia ed unendo le piante dei piedi; è raccomandabile trovare una distanza giusta tra le ginocchia e il pavimento e tra i piedi e il vostro corpo. Se trovate giovamento, è possibile appoggiarvi ad una parete e procedere alla respirazione.
Posizione carponi:
com’è noto la posizione carponi porta il peso sulle mani e sugli avambracci e quindi serve a diminuire la pressione sul bacino poiché la pancia pesa meno sulla schiena. Favorisce lo scioglimento muscolare del collo e delle spalle, permettendo un maggiore rilassamento a livello degli arti inferiori. E’opportuno però mantenere la colonna vertebrale allineata per evitare eventuali iperlordosi.
Posizione a rana:
immaginate vi sia una piscina o il mare davanti a voi ed iniziate a rilassarvi. Le vostre articolazioni pelviche si muovono in modo armonioso e portano ad una buona elasticità del canale pelvico: la muscolatura dell’area sacrale è distesa, la colonna vertebrale si allunga e il peso del bambino e dell’utero si spostano in avanti. Tanto più si è in avanti nell’età gestazionale, tanto più tale posizione rilassa, in quanto la zona inferiore della schiena riesce ad interrompere lo stress del peso a cui è sottoposta nelle altre posizioni, soprattutto quella eretta.
Oltre a quelle suddette, si può osservare che quando ci si avvicina alla data o meglio all’ultimo trimestre la ginnastica più appropriata consiste nel divaricare le ginocchia il più possibile, nell’unire gli alluci ai piedi rimanendo con la schiena eretta o leggermente accucciata. Chiaramente vi sono anche alcuni sport come per esempio il nuoto e specialmente lo stile rana che rinforzano la muscolatura del bacino e rilassano.
Quali viziature può presentare il bacino?
Il bacino può presentare una forma regolare come anche irregolare: nei casi delle donne particolarmente basse o affette da scoliosi, il bacino ha solitamente una conformazione obliqua e un arto inferiore è più corto. Talvolta vi sono malattie come il morbo di Perthes che causano problemi nell’articolazione dell’anca e nel collo del femore con il conseguente accorciamento dell’arto.
Un’altra viziatura è rappresentata dalla lordosi particolarmente accentuata o uno scivolamento della V vertebra lombare sulla prima sacrale che genera una protrusione evidente ed una riduzione del diametro antero-sacrale.
Vanno aggiunti poi gli esiti di alcune fratture o traumi a livello pubico che generano la formazione di calli ossei che possono ostacolare il cammino del feto.
Un tempo i bacini erano viziati per problemi di rachitismo o da esiti poliomelitici, ma ormai da tempo le condizioni ambientali e l’alimentazione sono migliorate e queste cause sono state eliminate.
La normale conformazione del canale di parto è essenziale perché il parto possa avvenire per via naturale.
Durante la prima visita, lo specialista raccoglie la storia clinica della gestante per stabilire sin dall’inizio la migliore procedura da seguire, in base a malattie pregresse a carico dell’apparato osteo-articolare ed eventuali “vizi” del bacino.
E’ necessaria l’esecuzione della pelvimetria esterna ed interna, dati validi ed attendibili per la pervietà del bacino. Il tipo di deambulazione dà già comunque una prima idea da approfondire sulla regolarità o meno degli arti inferiori.
Fonte:
Ginecologia ed Ostetricia a cura di G. Pescetto
Fonte: https://www.idoctors.it/blog/bacino/
Forse lo sapete già, forse non ci avete mai pensato….la risposta la conosce ciascuna di voi. Vediamo di aiutare chi è curioso ….. partendo dall’indicazione degli organi riproduttivi, quali la vagina, la cervice, l’utero, le tube di Falloppio, le ovaie.
Quando le future mamme iniziano a sentire sensazioni simili a crampi a livello addominale, cosa potrebbe significare? Molto probabilmente è il momento in cui i muscoli uterini si contraggono, ovvero si hanno le contrazioni.
Generalmente, non ci sono rischi particolari durante il parto e quasi sempre se si dovessero presentare complicanze, queste sono risolvibili con più o meno difficoltà. Tuttavia, qualcosa esiste ed è il caso di menzionarlo.
Le ossa sono tessuti che vivono e si modificano durante la crescita di un individuo, in particolare si rinnovano in continuazione grazie a un meccanismo per cui il tessuto vecchio viene rimosso e sostituito da quello nuovo. Durante l’infanzia la quantità di tessuto nuovo è maggiore di quello che viene eliminato e per questo motivo la massa ossea aumenta, fino a raggiungere un picco intorno ai 30 anni. Superata questa età il nostro organismo rimuove più tessuto di quanto ne crea e per questo motivo la nostra struttura ossea inizia a indebolirsi.
L’osteoporosi, soprattutto nelle prime fasi, è asintomatica e l’individuo non si rende conto che le sue ossa si stanno pericolosamente indebolendo. In genere, se si è fortunati, ci sono alcuni campanelli d’allarme grazie ai quali un buon medico capisce il sopraggiungere della malattia:
I
Se alla nascita la lunghezza, lo spessore e la larghezza dell’ utero sono rispettivamente 40, 11 e 16mm, dopo il primo mese, la lunghezza e la larghezza si riducono diventando di 35 e 12mm, mentre nelle ovaie scompaiono le cisti.
Nei primi cinque anni della menopausa, periodo durante il quale viene meno la produzione degli estrogeni e viene a mancare il ciclo mestruale, le dimensioni uterine meglio tutti i suoi diametri, si riducono gradualmente tornando a quelli che si hanno in età pre-puberale.
In Italia sono circa 3 milioni settecentomila le persone colpite da diabete. In base ai dati statistici della Sid, Società Italiana di Diabetologia, la Calabria sembra essere tra le regioni più colpite mentre tra le ultime trova posto il Trentino alto Adige. Gli uomini sono più colpiti delle donne soprattutto in un’età compresa tra i 50 e i 69 anni.
In caso di persone a rischio il medico potrebbe richiedere un controllo continuo della glicemia.
Lo screening è una procedura che consente di presumere l’esistenza di una malattia nella sua fase iniziale o una condizione particolarmente a rischio attraverso un esame semplice e piuttosto rapido. Il fine ultimo dello screening è quello di passare al vaglio una moltitudine di persone, e quindi di poter distinguere persone apparentemente sane da quelle affette da uno stadio iniziale di una patologia.
Considerando in particolare gli screening oncologici, questi si rivelano importanti per l’indicazione all’intervento precoce e fondamentali nel monitorare la situazione post-intervento. Se lo stadio è iniziale, è rarissimo possano esserci metastasi al di fuori della zona colpita ed essendo circoscritto con l’intervento solitamente si risolve il problema e si pensa a controllare e a prevenire un’ eventuale riformazione neoplastica.
Il
Sulla donna vengono poste due sonde con il fine di misurare battito e contrazioni del cuore neonatale: una sonda è ad ultrasuoni ed è collocato sull’addome della donna, l’altra è appoggiata sul fondo uterino.
La frequenza del battito cardiaco fetale è superiore a quella di un adulto sano. Intorno all’ottava settimana di gravidanza, quando il ginecologo riesce per la prima volta a osservare le pulsazioni del cuoricino con l’ecografo, la frequenza si aggira intorno ai 100 battiti al minuto. Alla decima settimana, è salita a circa 175 battiti al minuto. Alla 15esima circa 150 battiti al minuto. Alla 20esima settimana la frequenza media è di 140 battiti al minuto e al termine dell’attesa è di circa 120 battiti al minuto. Il battito del bambino è destinato poi a rallentare progressivamente nel corso degli anni fino alla pubertà.
I sintomi della schizofrenia paranoide possono essere:
Talvolta la gioia e l’emozione di essere diventate madri dura pochi giorni o poche settimane; a volte lo stress e l’ansia prendono il sopravvento e le neo-mamme iniziano a chiedersi mille quesiti ai quali non sanno dare risposta.
I diverticoli sono delle piccole tasche (dai 3 mm ai 3 cm di grandezza) che si formano sulle pareti interne del colon, di solito nel sigma o nel colon sinistro. Una volta formate queste sacche diventano permanenti e, se si infettano e si infiammano, danno origine a complicazioni tipiche della malattia diverticolare.
Generalmente una malattia diverticolare non complicata è asintomatica. Mentre nel caso di una malattia diverticolare con complicanze i sintomi possono essere:
Il primo metodo che viene consigliato per curare la malattia diverticolare è apportare variazioni alla nostra alimentazione aumentando il contenuto di fibre assunte con i cibi (frutta, verdura, cereali, legumi) ed eliminando alcuni alimenti che hanno la capacità di aumentare la pressione del colon.