venerdì 3 giugno 2016

Brexit: cosa succede se il Regno Unito lascia l’UE?



Si fa sempre più intenso il dibattito tra politici, operatori dei mercati, analisti e cittadini comuni su cosa possa rappresentare la Brexit sia per il Regno Unito che per l’Unione Europea.
Il 23 giugno, il popolo britannico sarà chiamato alle urne per esprimersi sulla permanenza del loro Paese nell’Unione Europea o meno. In Inghilterra il dibattito è molto acceso e ha visto il coinvolgimento di diversi politici, istituzioni internazionali e nazionali nonché agenzie di rating e case d’affari.
Il Fondo Monetario Internazionale, le agenzie di rating, Obama e una lunga lista di personaggi ed organizzazioni, compresa la Bank of England, si sono schierati contro l’uscita dall’UE del Regno Unito ammonendo dei possibili rischi. Boris Johnson, ex-sindaco di Londra, è uno dei più accesi sostenitori della Brexit, usando talvolta parole di fuoco contro l’Unione Europea e spiegando sui giornalii perché della sua avversione all’Europa unita.
David Cameron, che fa parte dello stesso partito di Johnson, sta invece facendo di tutto per convincere sempre più cittadini a votare a favore di una permanenza UE. Il primo ministro inglese, in caso di vittoria del fronte del No sarà probabilmente costretto a dimettersi visto che ha promosso lui il referendum dopo aver trovato un accordo di massima con l’UE per ridefinire gli attuali accordi.
Non c’è chiarezza su quali siano gli effetti di un’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, come affermato dallo stesso parlamento inglese, eppure l’evento è stato inserito nella top 5 dei possibili scenari catastrofici per i mercati dall’Economist.
Ecco cosa potrebbe succedere se il Regno Unito decidesse di lasciare l’Unione Europea

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